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  • Il governo ghanese si impegna a migliorare le condizioni dei coltivatori di cacao

    Il governo ghanese si impegna a migliorare le condizioni dei coltivatori di cacao

    Il direttore generale del Ghana Cocoa Board (COCOBOD), il dott. Ransford Abbey, ha ribadito l’impegno del governo ghanese nel migliorare le condizioni di vita dei coltivatori di cacao, nonostante le numerose sfide che affliggono il settore. Intervenendo durante un raduno di agricoltori ad Attronso, nel distretto di Sefwi Bekwai, Abbey ha annunciato che sono in corso piani per offrire ai coltivatori un prezzo più equo nella stagione 2025/2026, come parte degli sforzi per sostenere il settore e attrarre le nuove generazioni di agricoltori.

    Il direttore di COCOBOD ha espresso preoccupazione per l’invecchiamento della popolazione di coltivatori, considerandolo una minaccia per la sostenibilità a lungo termine dell’industria del cacao. Per questo motivo, ha sottolineato l’importanza di modernizzare il settore attraverso l’introduzione di strumenti e tecnologie all’avanguardia, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, con l’obiettivo di renderlo più redditizio e più attraente per i giovani.

    In tema di cambiamenti climatici, Abbey ha annunciato che il governo darà priorità all’installazione di sistemi di irrigazione nelle piantagioni di cacao, per mitigare l’imprevedibilità delle precipitazioni. Ha inoltre invitato gli agricoltori a unirsi in cooperative, ritenendo questa la strada più efficace per l’implementazione di progetti di irrigazione, considerando le difficoltà legate all’accesso alle fonti d’acqua e alle attività minerarie illegali, come il galamsey.

    Abbey ha anche evidenziato l’importanza di riformare le leggi a tutela degli alberi di cacao, sottolineando che un quadro normativo più solido è fondamentale per proteggere l’industria dalle minacce ambientali. Ha assicurato che tutte le parti interessate sono coinvolte in questo processo di revisione legislativa, volto a garantire la sostenibilità del settore.

    Infine, il dirigente ha promesso la fornitura tempestiva di fertilizzanti e prodotti agrochimici agli agricoltori, invitando tutti gli attori della filiera del cacao a collaborare per rivitalizzare e sostenere il settore, considerato una fonte di ricchezza generazionale per il Ghana.

  • Starbucks nel secondo trimestre: ricavi in crescita, ma utile e vendite in calo

    Starbucks nel secondo trimestre: ricavi in crescita, ma utile e vendite in calo

    Martedì 29 aprile, alla chiusura dei mercati, Starbucks ha pubblicato i risultati finanziari del secondo trimestre, conclusosi il 30 marzo, evidenziando un andamento meno brillante rispetto alle attese degli analisti. La più grande catena di caffetterie al mondo ha registrato ricavi di 8,76 miliardi di dollari, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma leggermente inferiori alle previsioni di mercato, che si attestavano a 8,83 miliardi.

    L’utile per azione (EPS) ha subito un forte calo, attestandosi a 41 centesimi rispetto ai 68 centesimi dello stesso trimestre dell’anno passato e ai 49 centesimi stimati dagli analisti. Questo calo ha evidenziato una pressione sui margini, con l’utile operativo che si è ridotto dal 12,8% al 6,9%, segnando il quinto trimestre consecutivo di contrazione delle vendite a livello globale. Nel trimestre precedente, la diminuzione era stata del 6%.

    Le vendite a parità di perimetro, ovvero escludendo effetti di aperture o chiusure di negozi, sono diminuite dell’1%, leggermente peggio delle aspettative degli analisti (-0,5%). La contrazione è stata principalmente causata da un calo del 2% nelle transazioni a parità di negozi, anche se questa diminuzione è stata parzialmente compensata da un aumento dell’1% nello scontrino medio.

    L’unica nota positiva riguarda le vendite internazionali, che hanno superato le previsioni con un incremento del 2%, grazie a un +3% nelle transazioni a parità di negozi, anche se lo scontrino medio ha subito un calo dell’1%. In Nord America, le vendite a parità di negozi sono scese dell’1%, con un -4% nelle transazioni e un +3% nello scontrino medio. Negli Stati Uniti, le vendite a parità di negozio sono diminuite del 2%, con un calo del 4% nelle transazioni e un aumento del 3% nello scontrino medio.

    Questi risultati evidenziano le sfide che Starbucks sta affrontando in un mercato sempre più competitivo e in evoluzione, con una crescente pressione sui margini e una diminuzione delle transazioni, anche se l’azienda continua a mostrare una certa resilienza nelle vendite internazionali. La società sta investendo in strategie di innovazione digitale, come ordini tramite app e programmi di fidelizzazione, per cercare di invertire questa tendenza.

    Inoltre, l’azienda sta affrontando le conseguenze di un contesto macroeconomico complesso, con inflazione e aumento dei costi operativi che incidono sui margini di profitto.

  • Luckin Coffee: trimestrale da record con ricavi a 1,22 miliardi (+41%)

    Luckin Coffee: trimestrale da record con ricavi a 1,22 miliardi (+41%)

    Luckin Coffee ottiene un nuovo record trimestrale, con ricavi che raggiungono i 1,22 miliardi di dollari, segnando una crescita del 41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La catena cinese continua a espandersi in un mercato domestico sempre più appassionato di caffè, con 1.757 nuove aperture nette tra gennaio e marzo 2025, di cui 1.743 in Cina, oltre a cinque a Hong Kong, sei a Singapore e otto in Malesia. Attualmente, il numero totale di punti vendita supera le 24.000 unità, con circa il 65% gestito direttamente e il resto in franchising, registrando un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente.

    Nonostante il successo, l’ingresso di Luckin Coffee nel mercato italiano rimane al momento improbabile, anche se non del tutto escluso. La catena cinese ha dimostrato di saper sorprendere il mondo del settore: dalla rapida ascesa come startup unicorno quotata al Nasdaq, fino alle crisi legate a uno scandalo contabile che ha portato alla perdita di circa 5 miliardi di dollari di capitalizzazione e al suo successivo delisting. Tuttavia, grazie a una gestione rinnovata e a un rigoroso piano di risanamento, Luckin Coffee è riuscita a risorgere dalle proprie ceneri e a consolidare la propria presenza nel mercato asiatico.

    Luckin Coffee ha adottato strategie innovative per competere con i giganti come Starbucks in Cina, puntando su tecnologia digitale e consegne rapide tramite app mobile. La sua espansione si inserisce in un contesto di crescente domanda di caffè premium nel paese più popoloso del mondo. Inoltre, la società sta investendo in sostenibilità ambientale e innovazione dei prodotti per attrarre una clientela giovane e tecnologicamente avanzata. La sua ripresa finanziaria testimonia la capacità delle aziende cinesi di adattarsi rapidamente alle sfide del mercato globale dopo periodi turbolenti.

  • L’Intelligenza Artificiale rivoluzionerà gli agrumeti

    L’Intelligenza Artificiale rivoluzionerà gli agrumeti

    L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nell’agricoltura di produzione sta facendo passi da gigante, grazie all’impegno dell’Istituto di Scienze Alimentari e Agrarie dell’Università della Florida (UF/IFAS). Un settore tradizionalmente legato a metodi consolidati si trova ora di fronte a un’opportunità rivoluzionaria, alimentata dal centro UF/IFAS per l’Intelligenza Artificiale Applicata in Agricoltura, che sta suscitando entusiasmo tra coltivatori e vivaisti.

    Se fino a pochi anni fa l’IA sembrava un concetto lontano dal mondo agricolo, oggi si parla di strumenti concreti pronti a migliorare la gestione degli agrumeti. Chris Gunter, presidente del Dipartimento di Scienze Orticole dell’UF/IFAS, ha condiviso con Citrus Nursery Source alcune idee su come anche il settore degli agrumi possa trarre vantaggio da queste innovazioni.

    Tra le applicazioni più promettenti ci sono il rilevamento precoce di malattie e parassiti grazie a tecnologie di visione artificiale, che analizzano danni, colorazioni e stress delle piante, permettendo interventi tempestivi e limitando la diffusione di infezioni come l’Huanglongbing (HLB).

    L’IA può anche ottimizzare la gestione delle risorse, come fertilizzanti e irrigazione, attraverso tecnologie iperspettrali che individuano segnali di avvizzimento o altri problemi, riducendo sprechi d’acqua e migliorando la salute delle piante.

    Inoltre, l’automazione dell’esplorazione e del monitoraggio rappresenta un grande passo avanti: droni e robot dotati di intelligenza artificiale potrebbero sostituire le attività di verifica manuale, rendendo il processo più economico e preciso, anche per le aziende di dimensioni più contenute.

    L’IA potrebbe anche rivoluzionare la gestione dell’inventario, monitorando la maturazione delle piante e ottimizzando i programmi di raccolta e consegna, con sistemi robotici capaci di selezionare e segregare le piante più adatte.

    Un’altra frontiera riguarda l’identificazione precoce di liner zigotici, ovvero piccole variazioni nelle piante prima della gemmazione, che potrebbero sfuggire all’occhio umano ma che l’IA può individuare con precisione.

    Infine, sistemi intelligenti potrebbero prevenire perdite d’acqua o malfunzionamenti di ventilatori e altri impianti, intervenendo prima che si verifichino danni più gravi.

  • Un altro finanziamento da 1,5 milioni di dollari per la ricerca sul citrus greening

    Un altro finanziamento da 1,5 milioni di dollari per la ricerca sul citrus greening

    Il Professor Ching-Hong Yang, docente di Scienze Biologiche presso l’Università del Wisconsin, ha ottenuto un finanziamento di 1,5 milioni di dollari dall’Istituto Nazionale per l’Alimentazione e l’Agricoltura (NIFA). Questa somma sosterrà la sua ricerca su un nuovo composto biologico volto a contrastare le malattie che minacciano le colture di agrumi, in particolare l’Huanglongbing (HLB), comunemente noto come “citrus greening”.

    L’HLB è una delle infezioni batteriche più pericolose per gli agrumi a livello globale, capace di devastare vaste aree di produzione e mettere a rischio l’economia di molte regioni produttrici. La ricerca di Yang si concentra su RejuAgro A (RAA), un composto naturale che, grazie a studi preliminari promettenti, potrebbe rappresentare una svolta nella lotta contro questa malattia.

    Il progetto, intitolato “Portare RejuAgro sul mercato: sviluppo di un innovativo biopesticida a iniezione nel tronco per Huanglongbing (HLB)”, mira a sviluppare e velocizzare la commercializzazione di questa soluzione sostenibile. Yang ha dichiarato: “Questo finanziamento rappresenta un passo fondamentale nel tradurre le nostre scoperte di laboratorio in strumenti concreti per i coltivatori”.

    Già nel 2023, Yang aveva ricevuto 2,4 milioni di dollari sempre dal NIFA USDA, destinati allo sviluppo di strategie biologiche per combattere il colpo di fuoco batterico del melo e l’HLB degli agrumi. Con questa nuova somma, il suo finanziamento totale supera i 3,9 milioni di dollari, sottolineando l’importanza e il riconoscimento della sua ricerca a livello federale.

    L’obiettivo è accelerare il processo di sviluppo e portare sul mercato un prodotto efficace, sostenibile e facile da usare, che possa offrire ai coltivatori uno strumento affidabile per proteggere le proprie colture e rafforzare la resilienza dell’agricoltura.

    “Con questo supporto, possiamo fare un passo avanti decisivo per proteggere le colture di agrumi in tutto il mondo dagli effetti devastanti di Huanglongbing”, ha concluso Yang, evidenziando l’importanza di questa innovazione per il settore agricolo globale

  • I colossi mondiali del cioccolato sono costretti a ridurre la produzione

    I colossi mondiali del cioccolato sono costretti a ridurre la produzione

    Con l’aggravarsi della crisi nel settore del cacao, i principali colossi mondiali del cioccolato sono costretti a ridurre la produzione. Dopo anni di lotte contro gli effetti del cambiamento climatico, il fenomeno meteorologico El Niño e le malattie delle colture, ora l’impatto economico si fa sentire in modo pesante.

    Nei risultati semestrali, Barry Callebaut ha annunciato di aver rivisto al ribasso le proprie previsioni di produzione, prevedendo un calo a una sola cifra percentuale dei volumi di vendita nel 2025. Nell’ultimo semestre, l’azienda ha venduto poco più di 1 milione di tonnellate, con una diminuzione del 4,7% rispetto all’anno precedente, a causa dell’aumento dei prezzi del cacao che ha frenato la domanda.

    I dati globali mostrano un calo del 5,6% nei volumi di vendita di cacao, attribuito alla scarsità dell’offerta e alla domanda indebolita dall’aumento dei prezzi, con impatti più evidenti in Asia, Medio Oriente e Africa e in Europa centrale e orientale.

    Anche il settore del cioccolato sta vivendo un momento difficile: i volumi di vendita sono diminuiti del 4,5%, e secondo Nielsen, il mercato è ufficialmente in declino. L’instabilità dei prezzi ha ridotto gli ordini, aumentato i costi e modificato i comportamenti dei consumatori, creando un quadro complesso per il settore.

    Tuttavia, non tutti i mercati sono in contrazione. L’America Latina ha registrato una crescita del 7,5%, mentre l’area AMEA ha visto un aumento dell’1,8%, trainata da India, Indonesia e Medio Oriente.

    Al contrario, l’Europa occidentale ha subito un calo del 7,6%, a causa dei prezzi elevati e di cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, come il ritorno alla produzione interna e la riduzione delle gamme di prodotti. Anche l’Europa centrale e orientale ha sofferto, con un calo del 6,6%, in particolare in Turchia, mentre il Nord America ha registrato un calo più contenuto del 2,3%, dovuto alla domanda più debole da parte dei grandi produttori alimentari.

    Anche altri giganti del settore, come Mondelez e Hershey, stanno affrontando le conseguenze di questa crisi. Mondelez aveva già previsto all’inizio dell’anno un impatto significativo sui profitti a causa dei prezzi record del cacao, stimando un calo del 10% dell’utile per azione. La Hershey, invece, ha registrato un primo trimestre difficile, con un calo del 26,6% nel segmento dolciario, a causa di minori volumi di vendita e costi di produzione più alti, aggravati dai recenti aumenti dei dazi doganali statunitensi che hanno interrotto le forniture di cacao e aumentato ulteriormente i costi.

  • Secondo Rabobank, il raccolto di caffè brasiliano 2025/26 sarà in calo del 6,4%

    Secondo Rabobank, il raccolto di caffè brasiliano 2025/26 sarà in calo del 6,4%

    La banca olandese Rabobank ha pubblicato una nuova previsione sul raccolto di caffè per la stagione 2025/26, stimando una produzione di circa 62,8 milioni di sacchi da 60 chili. Si prevede un calo del 6,4% rispetto al ciclo precedente, nonostante le piogge di aprile nelle principali regioni produttrici del Brasile. La produzione di Arabica dovrebbe diminuire del 13,6%, attestandosi a 38,1 milioni di sacchi, mentre quella di Conilon potrebbe raggiungere un record di 24,7 milioni di sacchi, con un aumento del 7,3%.

    Nel mese di aprile, il Brasile ha esportato circa 3,1 milioni di sacchi di caffè, segnando un calo del 28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le esportazioni cumulative del 2025 hanno raggiunto i 13,8 milioni di sacchi, con una riduzione del 16% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo rallentamento è in linea con le previsioni precedenti, attribuibile alla bassa stagione e agli inventari storicamente bassi, conseguenza di raccolti precedenti deludenti e delle esportazioni record dell’anno scorso.

    Il mercato brasiliano ha iniziato la raccolta 2025/26 con un’offerta limitata, scorte basse e una domanda ancora resiliente. In alcune aree chiave come Matas de Minas, nel Cerrado Mineiro (MG), nel sud dell’Espírito Santo e nell’Alta Mogiana a San Paolo, le precipitazioni sono state inferiori alla media della stagione 2023/24. Tuttavia, le condizioni di pioggia record hanno favorito lo sviluppo finale dei chicchi, in particolare dell’Arabica. La Rabobank segnala inoltre un’accelerazione della raccolta di Conilon, iniziata ad aprile in Espírito Santo, con un’intensificazione prevista nei prossimi mesi per la raccolta di Arabica.

    Il tasso di cambio rimane favorevole anche a maggio: per acquistare una tonnellata di fertilizzante sono necessari circa 1,05 sacchi di caffè, con un calo dell’8% rispetto al mese precedente e del 47% rispetto all’anno scorso, quando ne bastavano 2. Secondo Rabobank, questo miglioramento è dovuto in parte al calo dei prezzi dell’urea, nonostante l’aumento dei costi del potassio.

    In Brasile, i prezzi del caffè Arabica sono aumentati del 4% a maggio rispetto ad aprile, recuperando le perdite del mese precedente. Al contrario, i prezzi del Conilon sono diminuiti del 2% nello stesso periodo, a causa delle aspettative di un raccolto record di Conilon e di un raccolto di Arabica più debole. La differenza di prezzo tra i due tipi di caffè ha portato a un incremento di circa 900 R$ a sacco per l’Arabica, incentivando l’industria locale e i torrefattori a utilizzare più Conilon nelle miscele destinate al mercato interno.

    Nonostante l’aumento dei prezzi al dettaglio, le vendite di caffè nei supermercati sono cresciute tra il 3% e il 4% nel primo trimestre del 2025, segnalando una domanda ancora forte tra i consumatori.

  • Minas Gerais ancora una volta sul podio del Premio Illy: i caffè della regione trionfano come migliori del Brasile

    Minas Gerais ancora una volta sul podio del Premio Illy: i caffè della regione trionfano come migliori del Brasile

    Il Premio Ernesto Illy per la qualità sostenibile del caffè espresso ha incoronato nuovamente il caffè di Minas Gerais come il migliore del Brasile, durante la 34ª edizione tenutasi l’8 maggio a San Paolo. Un riconoscimento che conferma la posizione di leadership della regione nel panorama della produzione di caffè di alta qualità e sostenibile nel Paese.

    Tra i 40 finalisti nazionali, sono stati premiati tre eccezionali coltivatori, scelti per l’eccellenza delle loro produzioni e il rispetto delle pratiche sostenibili. I vincitori sono: Dimas Mendes Bastos, della regione di Matas de Minas; la Fattoria Sequoia Minas, situata a Chapada de Minas; e Leda Terezinha Castellani Pereira Lima, del sud di Minas Gerais. A ciascuno è stato consegnato un diploma e un assegno del valore di 10.000 R$, simbolo di riconoscimento e incentivo per l’eccellenza.

    Secondo l’organizzazione, il Premio Ernesto Illy, istituito nel dicembre 1991, si è affermato come un punto di riferimento imprescindibile nel settore del caffè, contribuendo a rivoluzionare lo scenario della coltivazione nel Brasile. Finora, l’iniziativa ha premiato oltre 1.500 coltivatori e distribuito premi per un valore complessivo superiore agli 8 milioni di R$, valorizzando le pratiche di produzione sostenibile e di alta qualità.

    Il prestigio del premio non si ferma ai confini nazionali: i vincitori hanno l’opportunità di accedere alla scena internazionale, partecipando al 10° Ernesto Illy International Coffee Award, che si terrà a Roma nella seconda metà dell’anno. In questa competizione, 27 coltivatori selezionati provenienti da 9 Paesi produttori di caffè per illycaffè si sfideranno per il titolo di miglior caffè del mondo, celebrando l’eccellenza globale nel settore.

    L’evento, organizzato dall’azienda italiana, non solo rappresenta un momento di grande prestigio per i vincitori, ma funge anche da termometro per il mercato mondiale del caffè. Negli ultimi anni, le edizioni internazionali del premio hanno visto i caffè di Minas Gerais occupare le prime posizioni, contribuendo ad attrarre nuovi acquirenti e a rafforzare la reputazione della regione come epicentro di qualità e sostenibilità

  • In Brasile i prezzi del caffè sono aumentati dell’ 80,2% rispetto all’anno scorso

    In Brasile i prezzi del caffè sono aumentati dell’ 80,2% rispetto all’anno scorso

    Il caffè, una delle bevande più amate sulle tavole brasiliane, ha registrato un incremento dei prezzi senza precedenti negli ultimi 12 mesi, con un aumento dell’80,2% fino ad aprile, secondo l’Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo (IPCA) dell’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE). Si tratta della variazione più ampia mai registrata in un anno dall’introduzione del Real Plan nel 1994.

    Nel dettaglio, mentre l’IPCA generale è salito del 5,53% nello stesso periodo, i prezzi di alimenti e bevande sono aumentati del 7,81%. Tuttavia, il dato più sorprendente riguarda il 2025, con un aumento cumulato del 35,85% del prezzo del caffè, ben oltre il 2,48% dell’indice generale e il 3,70% relativo ad alimenti e bevande.

    Solo ad aprile, i prezzi del caffè sono cresciuti del 4,48%, un rallentamento rispetto all’8,14% di marzo, ma comunque un incremento significativo.

    Fernando Gonçalves, direttore dell’IPCA, ha spiegato che, nonostante la raccolta dei chicchi sia iniziata, il prezzo del caffè continua a essere influenzato dalla tendenza al rialzo a livello internazionale. “Anche il dollaro si sta facendo più caro”, ha commentato.

    Il Brasile, principale produttore ed esportatore mondiale di caffè Arabica, si trova ad affrontare sfide legate alle condizioni climatiche che hanno inciso sulla produzione, non solo nel Paese ma anche in altri grandi produttori come il Vietnam. La domanda globale di caffè, in crescita, esercita ulteriore pressione sui prezzi.

    Secondo l’Indagine sistematica sulla produzione agricola (LSPA) di marzo, condotta sempre dall’IBGE, si prevede che il raccolto di caffè Arabica nel 2025 raggiungerà circa 2,1 milioni di tonnellate, ovvero 35,8 milioni di sacchi da 60 kg. Tuttavia, questa cifra rappresenta un calo del 10,6% rispetto al 2024.

    Il 2025 si configura come un anno di “biennio negativo” per le coltivazioni di caffè, caratterizzato da un naturale esaurimento delle piante e da sfide stagionali che incidono sulla produzione complessiva.

  • Previsione di raccolto record per la Robusta brasiliana

    Previsione di raccolto record per la Robusta brasiliana

    Nonostante un ciclo biennale generalmente negativo, le previsioni indicano che la produzione mondiale di caffè nel 2025 crescerà del 2,7% rispetto alla scorsa stagione, raggiungendo circa 56 milioni di sacchi, il volume più alto mai registrato in un anno con basse rese biennali. Se questa stima sarà confermata, si supererà dell’1,1% il raccolto del 2023, segnando un risultato storico. I dati sono contenuti nel 2° sondaggio sul raccolto di caffè del 2025, pubblicato martedì 6 maggio dalla National Supply Company (Conab).

    Il miglioramento è attribuibile principalmente al recupero della produttività delle colture di conilon, specie che si prevede raggiungerà un record di 18,7 milioni di sacchi grazie a condizioni climatiche favorevoli e a un aumento della superficie coltivata in formazione, che cresce del 12,3%. La regione di Espírito Santo, principale produttrice di conilon, si conferma leader con una stima di 13,1 milioni di sacchi, grazie alle buone precipitazioni che hanno favorito la crescita. Anche Bahia, seconda regione per produzione di conilon, registra una ripresa del 28,2%, con circa 2,5 milioni di sacchi, superando Rondônia.

    Per quanto riguarda l’Arabica, la specie più colpita dal ciclo biennale, si prevede una diminuzione del 6,6%, con circa 37 milioni di sacchi raccolti. La riduzione è influenzata dall’effetto combinato del ciclo naturale e di condizioni meteorologiche avverse, come siccità prolungata e instabilità climatica, che hanno ridotto il vigore vegetativo delle piante. Tuttavia, l’aumento della superficie coltivata (+5,3%) in stati come San Paolo e Minas Gerais ha contribuito a mantenere stabile la produzione, che si stima crescerà dell’1,3%, raggiungendo circa 5,5 milioni di sacchi.

    Sul fronte del mercato, dopo il record di esportazioni nel 2024 con 50,5 milioni di sacchi, le spedizioni brasiliane nel primo trimestre del 2025 hanno subito un lieve calo dell’1%, con 11,7 milioni di sacchi esportati. Tuttavia, il valore delle esportazioni è aumentato del 68,9%, raggiungendo 4,1 miliardi di dollari, grazie ai prezzi elevati del caffè all’inizio dell’anno.