La raccolta delle arance Valencia è in pieno svolgimento in Laconia, l’unica regione della Grecia dove si coltiva questa varietà. Il settore sta lavorando a pieno ritmo per soddisfare una domanda che, nonostante le sfide, si mantiene solida. La produzione di quest’anno in Laconia è superiore rispetto alla scorsa stagione e i mercati, sia quello interno che i paesi vicini come quelli balcanici e l’Ungheria, stanno assorbendo una buona parte del prodotto.
Tuttavia, non mancano le difficoltà. La domanda dall’Italia ha registrato una leggera flessione, sebbene siano stati risolti i problemi legati al trasporto marittimo. Il principale ostacolo per la stagione in corso è la prevalenza di frutti di calibro medio e piccolo (in particolare dal 5 all’8), una conseguenza diretta della scarsità d’acqua. Sebbene il calibro ridotto sia meno problematico per le arance Valencia, molto apprezzate per le spremute, la mancanza di frutti di grandi dimensioni limita le opportunità di mercato. Paesi come la Polonia, infatti, preferiscono agrumi di calibro superiore.
Sul fronte dei prezzi, quelli pagati ai produttori oscillano attualmente tra 0,40 e 0,50 euro al chilo, con quotazioni più alte per i frutti di qualità superiore e senza difetti. Nonostante la concorrenza di paesi come l’Egitto e il Sudafrica, l’industria greca sta riuscendo a mantenere una buona posizione sul mercato del fresco.
Le preoccupazioni per la carenza idrica non si limitano alla stagione in corso. I produttori temono che il problema possa ripercuotersi anche sul prossimo raccolto. Già si notano segnali preoccupanti per le varietà precoci, come le Navelina, per le quali si prevede un allegagione non ottimale e una produzione ridotta.