I produttori di caffè sono preoccupati per il calo dei prezzi in vista di una possibile riduzione della produzione. Le svalutazioni si verificano anche in periodi di scarsa offerta e ondate di calore che possono danneggiare la produzione di caffè.
Martedì scorso (25/2), l’indicatore Cepea/Esalq per il caffè Arabica ha registrato un prezzo medio di R$ 2.494,76 per sacco da 60 chili, con un calo cumulato dell’1,99% dall’inizio di febbraio. I ricercatori del Cepea spiegano che la pressione è derivata dal calo esterno, legato alle prese di profitto e agli aggiustamenti tecnici, dopo i forti rialzi registrati alla borsa di New York nelle prime settimane di questo mese.
Le vendite di caffè del raccolto 2025/26 procedono a un ritmo molto lento, al 13%, e sono sotto pressione a causa della mancanza di chicchi per il settore nei prossimi mesi. Tuttavia, per quanto riguarda le origini produttive, i produttori hanno mostrato ottimismo riguardo allo sviluppo delle piante di caffè nella prima decade di febbraio, soprattutto per quanto riguarda le coltivazioni di Arabica.
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