Le autorità ghanesi hanno inferto un altro colpo al contrabbando di cacao con una serie di operazioni coordinate che hanno portato al sequestro di oltre 90 sacchi di fave, destinate illegalmente al vicino Togo. Le operazioni, condotte dal National Investigations Bureau (NIB), dall’Anti-Cocoa Smuggling Taskforce e dal Motor Traffic and Transport Department (MTTD) della Polizia del Ghana, si sono concentrate nella regione di Volta, snodo cruciale per il traffico illecito.
Il contrabbando di cacao è diventato un problema sempre più pressante per il Ghana, secondo produttore mondiale. Si stima che ogni anno una parte significativa del raccolto nazionale, circa 150.000 tonnellate, venga sottratta al Paese, causando ingenti perdite economiche e minacciando la stabilità del settore.
Lunedì scorso, un’operazione congiunta di NIB e Task Force ha intercettato un camion con 46 sacchi di fave di cacao a Sogakope. L’autista, Bismark Abador, ha confessato che il carico proveniva dalla zona di Ada ed era diretto al confine di Aflao, con l’intento di raggiungere il Togo.
Poco dopo, a Kpotame, gli agenti dell’MTTD hanno fermato due veicoli che trasportavano 27 sacchi di cacao nascosti in scomparti segreti. Gli autisti, Richard Nyasor e David Nukunu, hanno ammesso di aver caricato le fave ad Accra con lo scopo di contrabbandarle oltre confine.
Infine, una terza operazione nella stessa zona ha portato al sequestro di altri 24 sacchi, anch’essi provenienti da Accra e destinati al contrabbando. In quest’ultimo caso, l’autista è riuscito a fuggire, ma il suo veicolo è stato sequestrato e le indagini sono in corso per rintracciarlo.
I sospettati, insieme ai mezzi e al cacao confiscato, sono stati consegnati alla polizia di Sogakope per le indagini e i successivi procedimenti legali. L’attività di contrabbando, spesso gestita da reti criminali, è incentivata dai prezzi più alti offerti nei Paesi limitrofi e dall’evasione delle tasse.
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