Mercato saturo: l’industria agrumicola sudafricana rischia la crisi

Il settore agrumicolo sudafricano sta affrontando una situazione complessa, con la narrazione di un “mercato vuoto” nell’emisfero settentrionale che si è rivelata ingannevole. Questa ipotesi è stata definita una “pia illusione” e la disinformazione ha contribuito a creare false speranze, portando a una situazione di mercato saturo.

A causa di questa saturazione, i prezzi degli agrumi in Medio Oriente, India e Bangladesh hanno raggiunto minimi storici. La situazione è stata esacerbata dai dazi imposti dagli Stati Uniti, che hanno causato un eccesso di offerta di arance, limoni e altri agrumi in mercati come il Medio Oriente. Il Medio Oriente, che di solito assorbe una parte significativa delle esportazioni sudafricane, ha generato una sorta di “discarica” per la frutta che non può essere spedita altrove.

La situazione è resa ancora più complicata dalle tensioni geopolitiche. Dal 2022 il mercato è già in difficoltà a causa della guerra in Ucraina, che ha reso le spedizioni nel Mediterraneo molto difficili. Inoltre, la guerra tra Israele e Gaza ha ridotto la fiducia degli importatori mediorientali, rendendoli più conservatori negli acquisti. Anche la spedizione verso porti chiave è diventata più complessa, creando strozzature in diverse destinazioni. Nonostante queste difficoltà, i porti sudafricani stanno funzionando relativamente bene.

Le stime delle esportazioni di agrumi sono state riviste significativamente al rialzo, ma questo dato aggiunge ulteriore incertezza alla stagione. Le preoccupazioni sono condivise in tutto il settore, con timori per l’eccessiva crescita del settore non solo in Sudafrica, ma anche in Egitto e Cina. Il consumo nell’emisfero settentrionale non tiene il passo con l’offerta, e il Sudafrica potrebbe non aver compreso appieno le conseguenze della sua strategia di crescita. Il momento attuale si rivela molto complesso per l’intero settore alimentare, con molti attori che stanno subendo perdite.

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