Il mercato del succo d’arancia brasiliano mostra un cauto segnale di ripresa. Secondo i dati di CitrusBR, le scorte globali di succo detenute dalle aziende del settore hanno raggiunto 146,3 mila tonnellate al 30 giugno 2025. Un aumento significativo, pari al 25,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tuttavia, nonostante la crescita, i livelli delle scorte rimangono storicamente bassi, confermando una situazione di offerta globale ancora molto limitata. La causa principale risiede nella pessima stagione 2024/25.
La raccolta nella zona agrumicola di San Paolo e Triângulo Mineiro si è conclusa con una produzione di appena 230,9 milioni di casse, il dato più basso degli ultimi trent’anni e ben il 21,8% in meno rispetto al ciclo precedente. Questo calo drastico ha portato la produzione totale di succo a scendere a 703,2 mila tonnellate, un tonfo del 21,8% rispetto all’anno prima.
Nonostante le difficoltà, si registrano segnali di ottimismo. La resa industriale è migliorata del 7,1%, dimostrando una maggiore efficienza nel processo di trasformazione. Le previsioni per il prossimo ciclo, inoltre, indicano un graduale miglioramento della qualità del frutto, con un’ottimale fioritura e attese di un miglioramento sensoriale e fisico-chimico del succo che arriverà sul mercato negli ultimi mesi del 2025. Sebbene il greening (una malattia che colpisce gli agrumi) rimanga una preoccupazione, lo scenario generale suggerisce un futuro più promettente per la produzione.
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