La Cocoa Association of Nigeria (CAN) ha previsto un calo dell’11% nella produzione di cacao per la stagione di raccolto 2025/26. Si stima che la produzione scenderà a 305.000 tonnellate, rispetto alle 344.000 tonnellate previste per la stagione 2024/25. Gli analisti attribuiscono questa diminuzione a una combinazione di fattori, tra cui l’invecchiamento degli alberi di cacao, le malattie delle piante come il virus del fagiolo gonfio del cacao (CSSV) e l’imprevedibilità delle condizioni meteorologiche. L’intrusione dell’estrazione mineraria illegale (nota come galamsey) sta anche riducendo la terra arabile disponibile per la coltivazione del cacao.
Nonostante il calo previsto della produzione per la prossima stagione, le esportazioni nigeriane di cacao rimangono forti. Secondo i dati aggiornati al primo semestre del 2025, le esportazioni di cacao sono aumentate, con un valore di 34,88% del totale delle esportazioni non petrolifere del paese, un aumento rispetto al 23,18% registrato nello stesso periodo del 2024. Il governo nigeriano ha anche fissato un obiettivo ambizioso: raggiungere le 500.000 tonnellate di produzione entro il 2025, nonostante le attuali sfide. L’obiettivo di aumentare la produzione a 500.000 tonnellate richiede di affrontare le sfide strutturali esistenti. Tra le misure chiave, si includono:
Ringiovanimento delle piantagioni: molti alberi sono troppo vecchi e hanno una resa bassa.
Investimenti in ricerca: sviluppo di varietà di semi più resistenti alle malattie e adattate ai cambiamenti climatici.
Adozione di tecnologie agricole: utilizzo di intelligenza artificiale per il monitoraggio della produzione e miglioramento delle tecniche di coltivazione.
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