Il prezzo del cacao ha vissuto mesi di forte crescita, influenzando significativamente i costi al dettaglio. Recentemente, a Londra, le posizioni lunghe sul cacao sono scese ai livelli più bassi degli ultimi vent’anni, mentre anche a New York si è registrata una contrazione, segno che gli operatori del settore ritengono che i prezzi non possano salire ulteriormente.
A febbraio 2025, le quotazioni del cacao sono aumentate del 77,4% rispetto allo stesso mese del 2024, e il confronto con il 2020 è ancora più impressionante: +262,9%, secondo i dati di Federconsumatori.
Per proteggersi dai rialzi, nel 2024 molti produttori di cioccolato avevano adottato strategie di copertura tramite contratti futures di lunga durata, strumenti finanziari che permettono di fissare il prezzo di acquisto o vendita di una materia prima per una data futura. Questi contratti aiutano le aziende a gestire le fluttuazioni di mercato, spesso influenzate da fattori climatici nei paesi di produzione delle fave di cacao.
Tuttavia, questi strumenti finanziari sono costosi, e nel 2025 molte imprese stanno preferendo soluzioni alternative, come assicurazioni over-the-counter più vantaggiose in un contesto di prezzi elevati. Alcune aziende, come Venchi, hanno deciso di abbandonare le coperture a lungo termine, optando per approvvigionamenti mensili e confidando in un possibile calo delle quotazioni.Fino a quest’anno, molte aziende erano comunque protette grazie alle coperture stipulate l’anno precedente. Anche grandi marchi del caffè, come Lavazza e Starbucks, stanno adottando strategie più prudenti, riducendo le coperture a periodi più brevi per gestire meglio i rischi legati alle oscillazioni di mercato.
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