Nel 2024, la popolazione della psilla, un insetto vettore del greening, ha subito una diminuzione significativa, attestandosi a circa il 40% in meno rispetto all’anno precedente. Nonostante questa riduzione, i numeri rimangono superiori alla media registrata tra il 2014 e il 2019, periodo antecedente alla comparsa della resistenza dell’insetto ad alcuni insetticidi. Questi dati evidenziano l’importanza di implementare strategie di controllo efficaci per prevenire ulteriori aumenti della popolazione.
Secondo Marcelo Miranda, ricercatore di Fundecitrus, questa diminuzione nel 2024 è un segnale positivo, ma richiede comunque attenzione da parte del settore agrumicolo. Egli spiega che le popolazioni di psille alla fine del 2024 e all’inizio del 2025 sono inferiori rispetto agli ultimi tre anni, tuttavia sono ancora superiori alla media del periodo 2014-2019, quando non si riscontravano problemi di resistenza agli insetticidi.
La variazione nella popolazione di psille è strettamente correlata ai fattori climatici e alle pratiche di gestione adottate sul campo. Tra il 2014 e il 2019, il numero medio di psille catturate per trappola nella cintura di agrumi di San Paolo era inferiore a 0,3, un livello considerato basso. Tuttavia, dal 2020 si è verificata una crescita significativa, culminata nel picco storico del 2023. La resistenza dell’insetto a insetticidi come piretroidi e neonicotinoidi ha rappresentato un fattore chiave di questa escalation.
Per evitare che la popolazione di psille si stabilizzi o aumenti ulteriormente, è fondamentale adottare una gestione integrata e strategica. Per ridurre ulteriormente la presenza di psille, è importante alternare l’uso di insetticidi altamente efficaci e mantenere un monitoraggio costante per garantire l’efficacia delle misure e minimizzare gli effetti della resistenza agli insetticidi.
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