I dazi di Trump colpiranno gravemente gli agrumi sudafricani

I dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, colpiranno negativamente le aziende agricole di agrumi sudafricane, con il rischio di compromettere 35.000 posti di lavoro, secondo un’associazione di agricoltori.

Il 2 aprile, Trump ha introdotto una tariffa del 31% sulle importazioni dal Sudafrica, insieme a una tariffa base del 10% su tutte le importazioni e dazi più elevati per altri paesi. Il Sudafrica, secondo esportatore di agrumi al mondo, esporta tra il 5% e il 6% della sua produzione negli Stati Uniti, generando oltre 100 milioni di dollari all’anno. La nuova tariffa aumenterebbe il costo di ogni cartone di agrumi, rendendo i prodotti sudafricani meno competitivi.

Città come Citrusdal, che dipendono fortemente da queste esportazioni, potrebbero subire gravi conseguenze economiche e un aumento della disoccupazione.

Gli agricoltori hanno chiesto al governo di avviare negoziati per ridurre o esentare i dazi. Il Sudafrica, pur non volendo adottare ritorsioni, intende cercare esenzioni e accordi sulle quote. Inoltre, i dazi di Trump annullano i benefici previsti dall’African Growth and Opportunity Act, che offre accesso esente da dazi al mercato statunitense per i paesi qualificati, un’iniziativa che scadrà a settembre.

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