Negli ultimi dodici mesi le esportazioni di caffè dal Brasile sono di 50,15 milioni di sacchi

Le esportazioni totali di caffè brasiliano nel periodo di dodici mesi da marzo 2024 a febbraio 2025 hanno raggiunto un volume fisico equivalente a 50,15 milioni di sacchi da 60 kg. Tali vendite hanno generato entrate in valuta estera pari a 13,48 miliardi di dollari USA, considerando che il prezzo medio della borsa esportata era di 268,89 dollari USA. Pertanto, il totale delle entrate in valuta estera convertite nella valuta corrente del Paese equivale a 75,33 miliardi di R$ raccolti nel periodo.

Sulla base di tali dati, si può osservare che il volume di caffè verde esportato ammontava a un volume fisico equivalente a 45,89 milioni di sacchi da 60 kg e, pertanto, rappresentava il 91,5% delle esportazioni totali del prodotto. E, inoltre, si è scoperto che il caffè industrializzato, le cui esportazioni ammontavano a 4,26 milioni di sacchi, equivaleva all’8,5% delle esportazioni di caffè brasiliano nel periodo in questione.

In relazione specifica ai dati registrati sulle esportazioni di caffè verde nello stesso periodo sopra menzionato, si può notare che circa 37 milioni di sacchi di caffè erano della  specie Coffea arabica  (caffè Arabica), che rappresentava circa l’80% della tipologia di caffè verde esportata. Sono stati inoltre venduti 8,89 milioni di sacchi della  specie Coffea canephora  (caffè robusta + conilon), pari al 20% del caffè verde acquistato dagli importatori.

Per quanto riguarda i caffè industrializzati, il cui volume fisico totale esportato è stato pari a 4,26 milioni di sacchi da 60 kg, si può osservare che la tipologia solubile ha raggiunto la cifra di 4,21 milioni di sacchi, pari a circa il 98,8% del totale registrato con queste vendite. E, in aggiunta, quel caffè tostato e macinato ammontava a soli 52,13 mila sacchi, pari all’1,2% di questo tipo di caffè esportato, nel periodo qui evidenziato, da marzo 2024 a febbraio 2025.

Tuttavia, spostando il focus di questa analisi all’anno solare in corso, ovviamente, in questo caso, considerando solo la somma delle esportazioni dei mesi di gennaio e febbraio, vale la pena sottolineare che il totale complessivo delle esportazioni ha raggiunto un volume fisico equivalente a 7,27 milioni di sacchi da 60 kg, con vendite nel mese di gennaio pari a 4 milioni di sacchi e quelle nel mese di febbraio pari a 3,27 milioni di sacchi.

È inoltre necessario evidenziare che del volume fisico esportato in questo periodo, poiché il totale del caffè verde ha raggiunto i 6,62 milioni di sacchi, tali esportazioni hanno rappresentato circa il 91% del totale complessivo venduto agli importatori nel periodo in esame, di cui 6,06 milioni erano di  C. arabica , pari al 91,5% dei caffè verdi. Inoltre, poiché sono stati esportati 559,92 mila sacchi di  C. canephora , si può affermare che questa specie ha rappresentato circa l’8,5% di queste esportazioni nel bimestre in questione.

Per quanto riguarda la quantità totale di caffè industriale esportato nello stesso periodo di due mesi, pari a 648,98 mila sacchi da 60 kg, si può osservare che di questo volume 640,99 mila sacchi erano di caffè solubile, pari al 98,7% di queste esportazioni, e che altri 7,99 mila sacchi di caffè tostato e macinato sono stati venduti all’estero, pari a circa l’1,3% di tali vendite.

Infine, vale la pena sottolineare che le esportazioni di caffè differenziati brasiliani, realizzate anch’esse nel periodo gennaio-febbraio 2025, hanno raggiunto un volume fisico equivalente a 1,80 milioni di sacchi, esportati a un prezzo medio di 398,87 dollari USA per sacco da 60 kg. Questo valore unitario ha rappresentato un premio medio aggiuntivo del 19,2% rispetto ai caffè naturali, che ha consentito di generare entrate in valuta estera da questa tipologia di caffè pari a 717,74 milioni di dollari USA. Si considerano differenziati i caffè di qualità superiore o certificati per pratiche sostenibili.

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