6 tonnellate di caffè adulterato sequestrate a Rio

Un’operazione congiunta delle autorità brasiliane ha portato al sequestro di circa sei tonnellate di caffè non idoneo al consumo, ritirate in appena due giorni da 15 tra mercati e fabbriche nello stato di Rio de Janeiro. L’operazione, denominata “Real Coffee”, ha colpito le regioni di Serrana, Lagos, Norte, Noroeste e Sul Fluminense, oltre alla capitale, e ha acceso un faro sulla crescente sofisticazione delle frodi nel settore.

L’azione, annunciata giovedì 28 agosto, ha visto la collaborazione tra la Segreteria di Stato per la Tutela dei Consumatori (Sedcon), Procon-RJ, la Polizia Militare, il Ministero dell’Agricoltura e le agenzie locali per la tutela dei consumatori. Le indagini sono partite a seguito delle denunce dell’Associazione Brasiliana dell’Industria del Caffè (Abic), che ha scoperto la vendita di prodotti adulterati in diverse città, tra cui la capitale, Campos dos Goytacazes, Itaperuna, Carmo, Cantagalo e São Fidélis.

Il caffè sequestrato violava la legge e, pur essendo commercializzato come caffè puro, conteneva impurità o adulterazioni. In un’azienda nel comune di Cordeiro, gli agenti hanno scoperto confezioni con un sigillo Abic contraffatto, un dettaglio che sottolinea la complessità raggiunta da queste frodi. La vendita di questi prodotti fraudolenti è aumentata parallelamente all’aumento del prezzo del caffè originale, spingendo i venditori a tagliare il prodotto per massimizzare i profitti.

L’Ordinanza 570 del Ministero dell’Agricoltura consente una tolleranza massima dell’1% per impurità naturali come bucce e frammenti di legno, ma proibisce severamente l’aggiunta intenzionale di altri elementi come mais o altri cereali, una pratica che inganna i consumatori e può rappresentare un rischio per la salute.

La segreteria per la Tutela dei Consumatori ha sottolineato l’importanza di queste operazioni. I controlli sui prodotti di largo consumo come il caffè sono essenziali per proteggere sia la salute che il portafoglio dei consumatori. Consumare un prodotto adulterato può causare problemi gastrointestinali e altri rischi per la salute, oltre a rappresentare una frode economica per chi paga per un prodotto non conforme. L’impegno delle autorità è quello di garantire trasparenza, sicurezza e rispetto nei confronti dei consumatori.

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