I prezzi del caffè hanno subito un forte calo nella giornata di martedì, con le quotazioni dell’Arabica che hanno toccato il minimo mensile. Le due principali varietà, Arabica e Robusta, hanno registrato rispettivamente un ribasso del 4,68% e del 3,79%.
Le ragioni del crollo sono principalmente due. La prima è legata alle condizioni meteorologiche in Brasile, il più grande produttore mondiale di caffè Arabica. Le recenti piogge nel Minas Gerais, cuore della produzione, stanno alleviando la siccità che aveva preoccupato gli agricoltori, migliorando le prospettive per il prossimo raccolto e di conseguenza facendo scendere i prezzi.
Il secondo fattore che ha accelerato il calo è stata l’aspettativa di un possibile accordo commerciale tra Brasile e Stati Uniti. La notizia dell’incontro tra il presidente Trump e il presidente brasiliano Lula da Silva ha alimentato le speranze di una riduzione dei dazi sulle esportazioni di caffè brasiliano, spingendo ulteriormente verso il basso il mercato.
Anche i prezzi del caffè Robusta sono scesi, sebbene con una resistenza maggiore dovuta alle preoccupazioni per il meteo in Vietnam, il principale produttore al mondo di questa varietà. Si teme infatti che le forti piogge previste per il resto del mese possano danneggiare le ciliegie di caffè nelle fasi finali di maturazione prima della raccolta.
Nonostante queste preoccupazioni a breve termine, le prospettive a lungo termine indicano una tendenza al ribasso. Si prevede che il Vietnam produrrà una quantità record di caffè Robusta nel 2025/26: un aumento del 6% rispetto all’anno precedente, che si tradurrà in circa 29,4 milioni di sacchi, il livello più alto degli ultimi quattro anni.
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