Il Dipartimento degli Agrumi della Florida (FDOC) ha chiarito che la recente proposta della Food and Drug Administration (FDA) di abbassare il livello minimo di zucchero nel succo d’arancia pastorizzato non è legata a preoccupazioni per la salute. La misura mira piuttosto a risolvere i problemi di approvvigionamento che l’industria sta affrontando a causa del calo della produzione.
La richiesta di modificare la normativa sul “Brix” (la scala di misurazione degli zuccheri disciolti) proviene direttamente dal settore agrumicolo, che ha subito una forte riduzione dei volumi a causa di malattie e disastri naturali. L’abbassamento del livello di zucchero permetterebbe ai produttori di utilizzare una maggiore quantità di arance per produrre succo al 100%, compensando così la carenza di approvvigionamento senza che il sapore del prodotto finale cambi.
L’FDOC ha anche sottolineato che gli zuccheri presenti nel succo d’arancia al 100% sono zuccheri naturali, diversi dagli zuccheri aggiunti presenti in altre bevande zuccherate. Gli studi dimostrano che il consumo di succo d’arancia al 100% non è collegato a un aumento del rischio di sovrappeso o obesità.
La proposta della FDA rischia di essere fraintesa dai consumatori, che potrebbero erroneamente interpretarla come una reazione a una presunta pericolosità dello zucchero naturale. Questa confusione è aggravata dalla presenza sul mercato di miscele e “succhi di frutta” che imitano l’aspetto del succo d’arancia al 100%, rendendo difficile per gli acquirenti distinguere i prodotti e potenzialmente danneggiando la domanda per il succo d’arancia in un momento critico per il settore.
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