Dollaro debole e scorte in calo spingono ancora i prezzi del cacao

Un’inversione di tendenza ha sorpreso i mercati del cacao mercoledì, con i prezzi che hanno interrotto una serie di cali e hanno visto un deciso rialzo. Il cacao ICE NY di dicembre ha chiuso la giornata con un aumento del 1,63%, mentre il cacao di Londra è rimasto stabile. Il rimbalzo arriva dopo che i futures avevano toccato il minimo mensile a New York e il minimo delle ultime sei settimane a Londra.

Il fattore scatenante del rialzo è stato principalmente l’indebolimento del dollaro, che ha spinto i trader a coprire le proprie posizioni corte sui futures. A questo si aggiunge la preoccupazione per la diminuzione delle scorte. I dati ICE mostrano che le riserve di cacao nei porti statunitensi sono scese ai minimi degli ultimi tre mesi, arrivando a soli 2.152.022 sacchi. Questo dato alimenta i timori sul lato dell’offerta, fornendo un forte supporto ai prezzi.

Il rimbalzo odierno non cancella, tuttavia, le recenti difficoltà del settore. Nelle ultime tre settimane, i prezzi del cacao sono stati sotto pressione a causa della crescente preoccupazione che i costi elevati e i dazi doganali possano frenare la domanda globale di cioccolato.

Le ansie sono state confermate dai recenti avvertimenti di due giganti del settore. Lindt & Sprüngli AG ha abbassato le sue previsioni sui margini annuali, citando un calo delle vendite superiore alle aspettative. Ancora più pessimista è stata Barry Callebaut AG, che a luglio ha ridotto per la seconda volta le sue stime sui volumi di vendita, prevedendo un calo per l’intero anno. L’azienda ha registrato un crollo del -9,5% nelle vendite tra marzo e maggio, il calo trimestrale più significativo dell’ultimo decennio.

Il futuro del mercato del cacao rimane un campo di battaglia tra un’offerta che si sta contraendo e una domanda che mostra segni di debolezza.

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