Arance, la sfida del germogliamento: i coltivatori brasiliani si preparano contro la psilla

L’arrivo delle piogge in Brasile ha scatenato un’allerta nel settore agrumicolo. Con il suolo più umido, la crescita delle nuove gemme si è intensificata, ma questo ha anche creato l’ambiente ideale per la proliferazione della psilla degli agrumi, un insetto che si nutre dei nuovi germogli e trasmette il batterio responsabile del greening, una delle malattie più devastanti per le piante di agrumi.

Il periodo di germogliamento, che nel paese sudamericano si concentra tra luglio e ottobre, costituisce tra il 50% e l’80% della produzione annuale di nuove gemme. Gli esperti hanno osservato un aumento del 55% del loro numero nella seconda metà di luglio rispetto alla prima, un dato che preoccupa i coltivatori. Le nuove gemme sono infatti estremamente vulnerabili agli attacchi degli psillidi, rendendo questa fase un momento critico per la gestione fitosanitaria.

È fondamentale intensificare le misure di prevenzione, in particolare gli interventi con irrorazioni, fino a quando le foglie non saranno completamente sviluppate e meno appetibili per l’insetto. I germogli sono il luogo ideale per la psilla per nutrirsi e trasmettere il batterio del greening. Oltre il 50% delle catture di questi insetti avviene proprio durante questo periodo, e più grande è il germoglio, maggiore è la probabilità di un’infestazione.

La situazione è aggravata dal comportamento delle piante già infette. Queste, a causa della malattia, tendono a produrre un numero maggiore di germogli e a farlo con quasi due mesi di anticipo rispetto alle piante sane, aumentando così il rischio di ulteriori infezioni e la diffusione del greening.

La sorveglianza costante e l’adozione di rigorose strategie di gestione da parte dei produttori sono ora più che mai necessarie per proteggere le coltivazioni e contenere la diffusione della malattia.

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