Caffè: fortune opposte per Brasile e Colombia nella raccolta

Il mercato globale del caffè è testimone di un netto contrasto nelle operazioni di raccolta tra i due giganti sudamericani, Brasile e Colombia. Mentre il Brasile beneficia di un clima secco che favorisce una raccolta rapida e abbondante, la Colombia è alle prese con piogge torrenziali che minacciano il suo prezioso raccolto.

In Brasile, la raccolta del nuovo raccolto, in particolare del Robusta (conilon), procede a pieno ritmo. Lo stato di Espírito Santo, tra i maggiori produttori di questa varietà, sta registrando progressi significativi grazie alle condizioni climatiche favorevoli. Si prevede che il maggior volume di caffè brasiliano raggiungerà il mercato a giugno, contribuendo a una pressione al ribasso sui prezzi internazionali, data la posizione del Brasile come maggiore produttore ed esportatore mondiale.

Parallelamente, la Colombia, terzo produttore mondiale e leader nell’Arabica lavato, sta affrontando serie difficoltà. Le piogge incessanti nelle regioni di coltivazione del caffè stanno ostacolando la raccolta del Mitaca 2025/26, la seconda e principale stagione del Paese. Oltre a rendere arduo il lavoro nei campi, il clima umido mette a rischio lo sviluppo delle piantagioni.

Queste condizioni avverse hanno spinto le società di consulenza a rivedere al ribasso le loro previsioni sulla produzione colombiana. Hedgepoint Global Markets ha tagliato la stima per la produzione di Arabica da 12,9 milioni a 12,4 milioni di sacchi, segnando una riduzione dello 0,7% rispetto al ciclo precedente (2024/25). Tale calo dovrebbe riflettersi anche sulle esportazioni colombiane, con volumi attesi a 13,1 milioni di sacchi, il 4,6% in meno rispetto al 2024/25. Per far fronte agli impegni internazionali, il Paese potrebbe dover ricorrere all’importazione di caffè da altre fonti, incluso il Brasile.

Anche il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha pubblicato le sue prime previsioni per la prossima stagione, stimando una produzione colombiana di 12,5 milioni di sacchi nel 2025/26, con un calo del 5,6% rispetto al ciclo precedente, e un calo del 4,1% delle esportazioni, attese a 11,8 milioni di sacchi.

La Federazione Colombiana del Caffè ha confermato che le piogge in corso stanno già ritardando di sei settimane il raccolto 2025/26. Sebbene le previsioni per la fine dell’attuale ciclo dell’Arabica (2024/25) indichino una crescita del 17,5% (fino a 15 milioni di sacchi da 60 chili), il ritardo in corso preoccupa per la prossima stagione.

La revisione al ribasso del raccolto colombiano ha portato Hedgepoint a rivedere anche l’equilibrio tra domanda e offerta globale, prevedendo ora un deficit di 800.000 sacchi nel 2025/26. Nonostante questa prospettiva di deficit, i prezzi dei futures hanno mostrato un calo negli ultimi giorni. Gli analisti attribuiscono questa tendenza alle aspettative di un miglioramento complessivo dell’offerta globale, alimentate dall’avanzamento dei raccolti in Brasile e Indonesia.

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