Caffè, calo dei prezzi: Arabica e Robusta toccano minimi di mesi

Notizie al ribasso per il mercato del caffè. Martedì 3 giugno, i prezzi sia dell’Arabica che del Robusta hanno raggiunto nuovi minimi, segnalando un momento di forte ribasso per questa materia prima fondamentale.

A New York, il contratto per l’Arabica con scadenza a luglio ha registrato un calo significativo, azzerando i guadagni del giorno precedente e chiudendo a 340,05 centesimi per libbra. Se convertiamo questo valore nel nuovo formato che entrerà in vigore nel 2028 (dollari per tonnellata), si parla di circa 7.496 dollari per tonnellata. Questo dato rappresenta il livello più basso per la scadenza principale dell’Arabica (il “Contratto C” dell’ICE) da quasi due mesi a questa parte.

La situazione non è migliore a Londra, dove il Robusta ha continuato la sua discesa. Il contratto con scadenza a settembre ha perso altri 68 dollari, chiudendo a 4.337 dollari per tonnellata. Questo è il minimo degli ultimi sette mesi per il caffè Robusta, una varietà spesso utilizzata nelle miscele per espresso e nel caffè istantaneo.

Il mese di maggio è stato particolarmente difficile per entrambi i tipi di caffè. I prezzi hanno subito un ripiegamento generale, più marcato per il Robusta. A New York, il contratto Arabica con scadenza a luglio è arretrato del 14,5% nell’arco del mese, passando da 400,75 centesimi per libbra (30 aprile) a 342,45 centesimi (30 maggio).

Questo calo dei prezzi potrebbe tradursi in un sospiro di sollievo per i consumatori e per le aziende di torrefazione, che hanno visto i costi salire vertiginosamente negli ultimi anni. Tuttavia, per i coltivatori, soprattutto quelli di piccole dimensioni, un prezzo così basso rischia di compromettere la sostenibilità delle loro attività e gli investimenti futuri. Il mercato del caffè, noto per la sua volatilità, continua a tenere in allerta l’intera filiera, dai campi alla tazzina.

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