Prezzi del caffè in caduta libera tra scorte e previsioni di produzione in aumento

Il mercato del caffè ha registrato una brusca flessione dei prezzi mercoledì 28 maggio, con l’Arabica che ha toccato il suo minimo delle ultime sette settimane e la Robusta che è crollata al livello più basso da sei mesi e mezzo a questa parte. Questa marcata diminuzione arriva dopo un periodo di quattro settimane di pressione sui prezzi, principalmente alimentata dalle previsioni di una maggiore produzione e di un’offerta abbondante a livello globale.

Le proiezioni più recenti dell’USDA Foreign Agricultural Service (FAS), pubblicate lunedì, hanno contribuito a questa tendenza ribassista. L’agenzia ha stimato che la produzione di caffè brasiliano per il 2025/26 aumenterà dello 0,5% su base annua, raggiungendo i 65 milioni di sacchi. Contemporaneamente, si prevede che la produzione di caffè vietnamita per il 2025/26 crescerà del 6,9% su base annua, arrivando a 31 milioni di sacchi. Il Brasile è il principale produttore mondiale di caffè Arabica, mentre il Vietnam detiene il primato per la Robusta, rendendo queste previsioni particolarmente influenti sui rispettivi mercati.

A peggiorare la situazione per i prezzi del caffè è l’aumento delle scorte monitorate dall’Intercontinental Exchange (ICE). Le scorte di caffè Robusta hanno raggiunto il massimo degli ultimi otto mesi lo scorso venerdì, attestandosi a 5.438 lotti. Similmente, le scorte di caffè Arabica hanno toccato il massimo degli ultimi quasi quattro mesi martedì, con 892.468 sacchi. La crescente disponibilità fisica del chicco tende a esercitare una pressione al ribasso sui prezzi di mercato.

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