Nel 2023, i ricavi del settore del cacao in Nigeria hanno raggiunto un nuovo record, con un incremento del 41,2% rispetto all’anno precedente, arrivando a circa 1,22 miliardi di dollari (8,87 miliardi di renminbi). Questo aumento è stato accompagnato da una forte crescita delle nuove piantagioni.
L’aumento dei prezzi del cacao, dovuto in parte alla diminuzione della produzione in Costa d’Avorio e Ghana, i principali esportatori mondiali, ha fatto salire i costi da circa 2.200-2.500 dollari per tonnellata nel 2022 a quasi 11.000 dollari nel dicembre 2024, secondo l’Organizzazione Internazionale del Cacao. Questa impennata dei prezzi si è verificata in un contesto di crisi economica senza precedenti in Nigeria, che ha portato molte persone a precipitare nella povertà. La svalutazione della naira ha tuttavia favorito le esportazioni di cacao, rendendo il settore più competitivo.
Oltre ai produttori diretti, anche intermediari e operatori di mercato stanno beneficiando di questa crescita, con alcuni che hanno visto aumentare significativamente i propri guadagni. La presenza di nuovi coltivatori, spesso chiamati “cocoa boys”, sta contribuendo a rivoluzionare l’economia locale e a far salire i prezzi delle abitazioni nelle zone di produzione.
L’Associazione dei coltivatori di cacao della Nigeria, che rappresenta i piccoli agricoltori, ha visto aumentare il numero dei suoi membri di oltre 10.000 unità nel periodo 2023-2024.
A Ikom, situata nello Stato di Cross River al confine con il Camerun, la maggior parte dei terreni agricoli è di proprietà della comunità. Secondo un’usanza ancestrale, una persona con radici familiari nella comunità può presentare una bottiglia di vino, un’offerta di cibo e una modesta somma di circa 5.000 naira (3 dollari) per ricevere un appezzamento di terreno.
Questi nuovi coltivatori lasciano i precedenti lavori perchè con la vendita di un solo sacco di cacao guadagnano quanto il loro vecchio stipendio annuale.
La Nigeria, che è il quarto produttore mondiale di cacao con circa 315.000 tonnellate annue, ha ancora ampi margini di crescita rispetto a Costa d’Avorio e Ghana, che producono rispettivamente oltre 2 milioni e 650.000 tonnellate. Nonostante gli sforzi del governo, come la distribuzione di piantine gratuite e l’introduzione di varietà di cacao più rapide da maturare, la produzione ufficiale non ha ancora raddoppiato i volumi attuali. Tuttavia, si stima che circa 200.000 tonnellate di fave di cacao vengano esportate clandestinamente ogni anno.
L’interesse crescente per il settore ha portato a un aumento delle richieste di nuove piantine, con oltre mezzo milione di richieste quest’anno, sufficienti a coprire 400.000 ettari di terreno.
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