L’industria del caffè in India si trova di fronte a un anno difficile, con una prevista diminuzione sia nella produzione che nell’export, che si protrarrà anche nel 2025/26. Secondo il recente Gain Report dell’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti), le condizioni climatiche avverse e gli eventi meteorologici estremi stanno influenzando negativamente le coltivazioni di caffè nel Paese asiatico, uno dei principali produttori mondiali di robusta e arabica.
Per il raccolto 2024/25, l’India si attende una produzione di circa 6,2 milioni di sacchi, in calo del 5,5% rispetto ai 6,56 milioni dell’anno precedente (2023/24). La produzione di robusta, che rappresenta circa l’77% del totale, si ridurrà da 4,8 a 4,7 milioni di sacchi, mentre quella di arabica passerà da 1,4 a 1,35 milioni. Questa diminuzione è attribuibile principalmente a condizioni climatiche avverse, come ondate di calore, siccità e piogge irregolari, che hanno compromesso le fasi di fioritura e maturazione delle piante.
L’India, noto come uno dei principali esportatori di caffè robusta, ha visto anche un calo significativo nelle esportazioni, che sono passate da circa 6,9 milioni di sacchi nel 2023/24 a circa 6,2 milioni nel 2024/25, con una diminuzione del 10,1%. Questo trend riflette non solo le minori quantità prodotte, ma anche le sfide logistiche e le restrizioni legate alla pandemia e alle tensioni internazionali, che hanno complicato le operazioni di esportazione.
L’Italia si conferma come il principale mercato di destinazione del caffè indiano, continuando a importare grandi volumi di robusta e arabica per soddisfare la domanda di caffè di alta qualità e di miscele tradizionali. La forte domanda italiana, nota per la sua cultura del caffè e per le torrefazioni di eccellenza, rappresenta un elemento di stabilità in un contesto di mercato globale in difficoltà.
Il calo della produzione indiana si inserisce in un quadro più ampio di sfide climatiche che interessano anche altri grandi produttori come Brasile, Vietnam e Indonesia. La crescente variabilità climatica sta spingendo il settore a investire in tecniche di agricoltura sostenibile, varietà resistenti e sistemi di irrigazione più efficienti.
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