Nonostante un ciclo biennale generalmente negativo, le previsioni indicano che la produzione mondiale di caffè nel 2025 crescerà del 2,7% rispetto alla scorsa stagione, raggiungendo circa 56 milioni di sacchi, il volume più alto mai registrato in un anno con basse rese biennali. Se questa stima sarà confermata, si supererà dell’1,1% il raccolto del 2023, segnando un risultato storico. I dati sono contenuti nel 2° sondaggio sul raccolto di caffè del 2025, pubblicato martedì 6 maggio dalla National Supply Company (Conab).
Il miglioramento è attribuibile principalmente al recupero della produttività delle colture di conilon, specie che si prevede raggiungerà un record di 18,7 milioni di sacchi grazie a condizioni climatiche favorevoli e a un aumento della superficie coltivata in formazione, che cresce del 12,3%. La regione di Espírito Santo, principale produttrice di conilon, si conferma leader con una stima di 13,1 milioni di sacchi, grazie alle buone precipitazioni che hanno favorito la crescita. Anche Bahia, seconda regione per produzione di conilon, registra una ripresa del 28,2%, con circa 2,5 milioni di sacchi, superando Rondônia.
Per quanto riguarda l’Arabica, la specie più colpita dal ciclo biennale, si prevede una diminuzione del 6,6%, con circa 37 milioni di sacchi raccolti. La riduzione è influenzata dall’effetto combinato del ciclo naturale e di condizioni meteorologiche avverse, come siccità prolungata e instabilità climatica, che hanno ridotto il vigore vegetativo delle piante. Tuttavia, l’aumento della superficie coltivata (+5,3%) in stati come San Paolo e Minas Gerais ha contribuito a mantenere stabile la produzione, che si stima crescerà dell’1,3%, raggiungendo circa 5,5 milioni di sacchi.
Sul fronte del mercato, dopo il record di esportazioni nel 2024 con 50,5 milioni di sacchi, le spedizioni brasiliane nel primo trimestre del 2025 hanno subito un lieve calo dell’1%, con 11,7 milioni di sacchi esportati. Tuttavia, il valore delle esportazioni è aumentato del 68,9%, raggiungendo 4,1 miliardi di dollari, grazie ai prezzi elevati del caffè all’inizio dell’anno.
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