Il Brasile si impegna per risolvere i problemi logistici dell’esportazione del caffè

Proseguendo il lavoro volto a trovare soluzioni per attenuare i colli di bottiglia logistici nei porti del Paese, la scorsa settimana il Consiglio brasiliano degli esportatori di caffè (Cecafé) ha incontrato il direttore esecutivo dell’Istituto brasiliano per le infrastrutture, Mario Povia.

“Attraverso il dialogo, l’incontro si è prefissato di cercare sinergie e partnership per affrontare le sfide e l’esaurimento delle infrastrutture portuali in Brasile, che non hanno tenuto il passo con l’evoluzione dell’agroalimentare nazionale e hanno avuto un impatto sulle spedizioni di prodotti, in particolare quelle che dipendono dai container, causando alti tassi di ritardi e cambiamenti nelle dimensioni delle navi per l’esportazione, oltre a frequenti ribaltamenti del carico”, ha spiegato il direttore tecnico del Cecafé.

Secondo un’indagine realizzata dall’ente insieme agli esportatori associati, un volume di 1,826 milioni di sacchi di caffè (5.534 container) è stato immagazzinato nei principali porti brasiliani senza poter essere imbarcato nel 2024, il che implica che il Brasile non ha ricevuto, nei 12 mesi dell’anno scorso, 555,62 milioni di dollari, ovvero 3,387 miliardi di R$, come entrate in valuta estera.

“Questi ostacoli nella logistica dei porti brasiliani hanno causato perdite portuali pari a 51,5 milioni di R$ agli esportatori di caffè da giugno a dicembre 2024 a causa di costi aggiuntivi per stoccaggio aggiuntivo, detenzioni , pre-accatastamento e gate anticipati ”.

Alla luce dell’indagine presentata, è importante che il Paese disponga di un’agenda di lavoro congiunta, che coinvolga i Fronti Parlamentari dell’Agricoltura (FPA) e dei Porti e Aeroporti (FPPA), con l’obiettivo di ricercare politiche pubbliche che consentano di avanzare negli investimenti e di accelerare i processi di ampliamento della capacità infrastrutturale, sulla base di indicatori.

“Attraverso un lavoro collettivo che coinvolga il settore pubblico e quello privato, con rappresentanti dei poteri esecutivo e legislativo e delle associazioni professionali, l’intenzione è quella di discutere le agende del settore e cercare modi per aiutare il Paese a superare concretamente queste sfide nella logistica portuale, in modo da ridurre i colli di bottiglia ed evitare le perdite osservate”, conclude il direttore tecnico del Cecafé.

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