In Europa calano le importazioni e le scorte di caffè e scendono anche le azioni

Recentemente, è stato evidenziato un calo delle scorte di caffè nell’Unione Europea a marzo. Anche se i dati attuali superano quelli del 2024, rimangono significativamente al di sotto della media storica, rappresentando uno dei volumi più bassi degli ultimi decenni. Questo decremento è probabilmente dovuto a un rallentamento delle importazioni.

Per quanto riguarda i prezzi dei futures dell’Arabica, hanno mostrato una forte resistenza intorno ai 390 c/lb negli ultimi giorni. Il contratto per maggio 2025 è sceso sotto i 380 c/lb, il livello più basso dalla fine di febbraio. Da un lato, l’aumento dei prezzi al consumo a livello globale ha limitato l’avanzamento dei futures, mentre dall’altro, le preoccupazioni riguardo a un possibile calo dell’offerta di Arabica e le scarse scorte di Robusta in Asia e Brasile hanno fornito un certo supporto, mantenendo i futures sopra i 370 c/lb.

Le scorte europee sono diminuite a gennaio e febbraio, e nonostante la carenza nella principale regione consumatrice di caffè al mondo, i prezzi dei futures non hanno mostrato una reazione significativa. A febbraio, le scorte ammontavano a 7,39 milioni di sacchi, il 36,1% in meno rispetto alla media storica, ma comunque superiori ai livelli dell’anno precedente.

Le importazioni nette di caffè verde in Europa continuano a sollevare preoccupazioni riguardo alla domanda. Nella stagione 2024/2025, il volume importato è stato di 17,3 milioni di sacchi, in linea con l’anno precedente, ma inferiore del 6,6% rispetto alla media storica. Un aspetto preoccupante è il calo delle importazioni nel 2025, che ha raggiunto il livello più basso degli ultimi dieci anni dopo un andamento stabile fino a dicembre.

Inoltre, le tensioni tra torrefattori e rivenditori in Europa hanno portato a un aumento dei prezzi al consumo del caffè, con trattative in corso tra marchi noti. Se i costi continueranno a essere trasferiti ai rivenditori, i prezzi potrebbero aumentare ulteriormente, rischiando di ridurre la domanda e influenzare ulteriormente le importazioni.

Anche in Brasile si osserva una pressione sui prezzi del caffè. La Brazilian Coffee Industry Association prevede ulteriori aumenti nei prossimi mesi, il che potrebbe influenzare le abitudini dei consumatori. In Nord America ed Europa, i dati mostrano un calo del 3,8% nelle vendite di caffè tostato nel 2024, mentre i prezzi sono aumentati del 4,6%. Sul fronte dell’offerta, il mercato rimane limitato, con i produttori di Robusta in Vietnam e Indonesia che mantengono scorte in attesa di ulteriori guadagni. Per quanto riguarda l’Arabica, si prevede un raccolto più piccolo in Brasile nel 2025/2026, ma condizioni meteorologiche favorevoli potrebbero limitare ulteriori aumenti nel mercato dei futures.

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