Il 27 marzo si è tenuto un incontro della Camera del settore agrumicolo della Segreteria dell’agricoltura del Rio Grande do Sul (Seapi-RS) per discutere la situazione e le prospettive del raccolto di agrumi del 2025.
Il consulente tecnico Paulo Lipp ha presieduto l’incontro, evidenziando i resoconti dei rappresentanti della filiera, che segnalano i primi effetti della siccità iniziata all’inizio dell’anno.
Nella regione di Alto Uruguay, il principale produttore di arance, si prevede una perdita del 10-20% rispetto alle stime iniziali, con una produttività attesa di 30-35 tonnellate per ettaro, ma che potrebbe risultare inferiore del 20% a causa della caduta dei frutti e delle dimensioni ridotte a causa della mancanza di pioggia.
Luiz Poletto, agente di estensione rurale, ha sottolineato l’importanza dell’agrumicoltura per le piccole e medie proprietà e ha richiesto un piano governativo per sostenere il settore. Ha anche avvertito che l’alta domanda di piantine, causata dai prezzi elevati delle arance dell’anno scorso, ha svuotato i vivai, aumentando il rischio di importazioni da altri stati. Valtemir Bazegio, un altro agente di estensione, ha confermato una riduzione del 20-25% nella produzione di arance a causa della siccità.
Nella regione di Vale do Caí, specializzata nel bergamotto, la riduzione della produzione non dovrebbe essere significativa, anche se i prezzi dei bergamotti Satsuma Okitso sono inferiori alle aspettative. Durante l’incontro, i rappresentanti del settore hanno discusso anche della forte diminuzione dei prezzi del succo d’arancia concentrato, sceso sotto i 4 dollari USA a tonnellata.
Ernani Zimermman, rappresentante dei vivaisti, ha evidenziato la necessità di pianificare le nuove piantagioni con un anno di anticipo e ha messo in guardia contro l’importazione clandestina di arance dall’Argentina, che potrebbe danneggiare l’industria locale.
Si è parlato anche della prevenzione del greening, con il direttore del Dipartimento di protezione delle piante, Ricardo Felicetti, che ha assicurato l’esistenza di una rete di sorveglianza attiva. Nel 2024, Seapi ha effettuato monitoraggi su Diaphorina citri, senza trovare casi positivi, e prevede di monitorare ulteriormente 210 frutteti nei prossimi mesi.
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