Le alte temperature e la mancanza di pioggia nello Stato di San Paolo da febbraio hanno aumentato la preoccupazione degli agrumicoltori. Secondo i dati del Center for Advanced Studies in Applied Economics (Cepea/Esalq-USP), si teme che le condizioni climatiche possano danneggiare le arance e i lime di Tahiti nella fase finale del raccolto 2024/25, oltre a influenzare lo sviluppo vegetativo dei frutti per la stagione successiva (2025/26).
Secondo l’ente, nell’attuale raccolto, le varietà raccolte più tardi sono quelle che soffrono maggiormente le alte temperature. Dai resoconti degli agenti consultati da Hortifrúti/Cepea emerge che le arance Valencia presentano calibri inferiori a quelli ideali per il consumo in natura, il che ne riduce l’attrattiva sul mercato e induce a indirizzarle all’industria per la macinazione.
Nelle vendite sul mercato fisico i prezzi continuano a scendere. La scorsa settimana, le arance destinate all’industria sono state scambiate, in media, a 70,00 R$ per una cassa da 40,8 kg, con un calo del 5,95% rispetto alla settimana precedente. Sul mercato dei prodotti freschi, la varietà di pere ha registrato un calo del 4,76%, venendo venduta a 91,08 R$ a scatola.
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