La lavorazione e il commercio del succo d’arancia sono tra gli argomenti affrontati in un recente rapporto del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA FAS) sugli agrumi brasiliani.
Secondo quanto riportato dall’USDA FAS, circa l’80% della produzione di arance brasiliane viene utilizzata per la trasformazione in succhi, mentre il 20% viene immesso sul mercato come frutta fresca.
La produzione di succo d’arancia è concentrata nello stato di San Paolo, seguito da Minas Gerais. Queste aree sono spesso chiamate la Citrus Belt del Brasile, dove viene prodotta la stragrande maggioranza delle arance brasiliane. La maggior parte del succo è prodotta dai membri di CitrusBR Citrosuco, Cutrale e Louis Dreyfus.
La carenza di arance ha spinto l’industria dei succhi a lanciare gusti misti. La ridotta disponibilità di arance, combinata con l’aumento dei prezzi, spinge le aziende a incorporare una combinazione di due o più frutti nel loro portafoglio, ha affermato USDA FAS. Tale combinazione è il succo di mango e arancia venduto come mix ai consumatori.
Altri aggiungono acqua per creare il nettare e riducono persino le dimensioni delle bottiglie da 1 litro a 700 millilitri. Alcune aziende hanno riferito di aver iniziato ad aggiungere mele a bevande che in precedenza erano solo all’arancia.
DIMINUZIONE DEI CONSUMI
Una delle minacce incombenti nel settore degli agrumi è il calo del consumo di succo d’arancia a livello globale. Secondo l’International Association of Fruit and Vegetable Juices, il consumo di succo d’arancia in Europa è sceso tra il 15% e il 20% negli ultimi anni.
LEADER NELL’ESPORTAZIONE DI OJ
Il succo d’arancia in Brasile viene trasformato in succo concentrato e distribuito in tutto il mondo. Il Brasile è il principale esportatore mondiale di succo d’arancia e rappresenta il 75% del succo d’arancia commercializzato nel mondo. Il più grande mercato di esportazione è l’Unione Europea, seguita dagli Stati Uniti.
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