La prima stima del raccolto di caffè brasiliano per il 2025 indica una produzione totale di 51,8 milioni di sacchi di caffè lavorato, con una riduzione del 4,4% rispetto al raccolto precedente, come annunciato dalla Conab. In un anno caratterizzato da un ciclo biennale basso, gli effetti delle restrizioni idriche e delle alte temperature durante le fasi di fioritura hanno avuto un impatto sulla produttività, che dovrebbe raggiungere una media nazionale di 28 sacchi per ettaro, il 3% in meno rispetto alla resa del 2024. La superficie totale destinata alla coltivazione del caffè in Brasile è cresciuta dello 0,5%, raggiungendo i 2,25 milioni di ettari, con 1,85 milioni di ettari in produzione e 391,46 mila ettari in formazione.
Per il caffè Arabica la stima indica una produzione di 34,7 milioni di sacchi, con un calo del 12,4% rispetto all’anno precedente. Questa performance riflette il basso ciclo biennale e le condizioni meteorologiche avverse, soprattutto nel Minas Gerais, il maggiore produttore del Paese, dove la riduzione è stata del 12,1%. Per quanto riguarda il caffè conilon, si prevede che la produzione raggiungerà i 17,1 milioni di sacchi, con una crescita significativa del 17,2%, trainata soprattutto dai buoni risultati ottenuti nello Espírito Santo, che rappresenta il 69% della produzione nazionale di questa specie.
Gli stati produttori presentano realtà diverse:
Minas Gerais, il maggiore produttore nazionale, dovrebbe raggiungere i 24,8 milioni di sacchi, con una riduzione dell’11,6% rispetto all’anno precedente, a causa del basso ciclo biennale e della prolungata siccità che ha preceduto la fioritura.
Espírito Santo, il secondo produttore, prevede una crescita del 9%, con 15,1 milioni di sacchi, trainata dalla produzione di conilon, stimata in 11,8 milioni di sacchi (+20,1%), dovuta ai buoni volumi di pioggia registrati tra luglio e agosto, che hanno consentito l’emissione della prima fioritura e allegagione, con un conseguente buon potenziale produttivo, mentre l’arabica dovrebbe diminuire del 18,1%.
San Paolo, produttore esclusivo di Arabica, prevede una produzione di 4,6 milioni di sacchi, con una riduzione del 15,3% causata dalla bassa produzione biennale e dalle condizioni meteorologiche avverse.
A Bahia si prevede che la produzione totale crescerà dell’11,3%, con 3,4 milioni di sacchi, di cui 2,2 milioni di conilon e 1,2 milioni di arabica.
Rondônia, che produce esclusivamente conilon, dovrebbe raggiungere i 2,2 milioni di sacchi (+6,5%), mentre Paraná e Rio de Janeiro, che producono prevalentemente arabica, stimano una produzione rispettivamente di 675,3 mila e 373,7 mila sacchi. Riduzioni dei progetti di Goiás e Mato Grosso dovute a biennali e condizioni climatiche negative, con produzioni rispettivamente di 195,5 mila e 267,6 mila sacchi.
Mercato – Le proiezioni per l’attuale raccolto indicano uno scenario di maggiori restrizioni all’offerta globale di caffè, con scorte a livelli storicamente bassi e una domanda crescente sul mercato internazionale. Secondo il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (USDA), la produzione mondiale per il 2024/25 è stimata in 174,9 milioni di sacchi, con un aumento del 4,1% rispetto al raccolto precedente, mentre il consumo globale dovrebbe raggiungere i 168,1 milioni di sacchi, generando una scorta finale di 20,9 milioni di sacchi, la più bassa delle ultime 25 stagioni. Questa situazione ha favorito l’aumento dei prezzi internazionali, con il caffè Arabica e quello Robusta che hanno registrato incrementi significativi rispettivamente nelle borse di New York e Londra.