Il mercato delle arance sta vivendo un periodo di flessione dei prezzi, trainato dalle aspettative di un raccolto più ricco rispetto alle stagioni precedenti. Secondo le ultime analisi del Center for Advanced Studies in Applied Economics (Cepea), le trattative per i contratti relativi alle arance destinate alla trasformazione industriale per la stagione 2025/26 sono ancora in fase di definizione, generando incertezza e pressione sui prezzi della frutta.
Attualmente, il prezzo medio delle arance destinate all’industria si attesta intorno ai 45,50 reais per una cassa da 40,8 chili, segnando un calo del 2,59% rispetto all’inizio del mese. Questa dinamica si discosta notevolmente da quella della scorsa stagione, quando a marzo si registravano accordi a circa 65 reais per scatola, in un contesto di raccolto limitato e di forte domanda.
Gli analisti di Cepea spiegano che la lentezza nelle trattative e la diminuzione dei prezzi sono attribuibili sia alla cautela dei produttori nel fissare contratti ai valori attuali, sia alle aspettative di un’offerta abbondante di arance. La previsione di un raccolto superiore del 36% rispetto alla media storica, stimato dal Citrus Defense Fund (Fundecitrus), contribuisce a creare un clima di attesa e di prudenza nel settore. Secondo le stime di Fundecitrus, la produzione complessiva potrebbe raggiungere circa 314,6 milioni di casse da 40,8 chili, un incremento significativo rispetto alle annate precedenti.
Dalla pubblicazione del rapporto di Fundecitrus, i prezzi delle arance consegnate ai produttori si sono mantenuti intorno ai 45 reais per cassa, segnando una stabilità relativa in un mercato in attesa di sviluppi. Tuttavia, gli esperti prevedono che a partire da giugno, con l’arrivo dei primi frutti, si possa assistere a un maggiore dinamismo nel mercato, grazie all’aumento dell’offerta e alla ripresa delle trattative.
In questo scenario, gli operatori del settore osservano con attenzione le prossime settimane, sperando che la maggiore disponibilità di prodotto possa riequilibrare i prezzi e favorire una stagione più stabile e sostenibile per gli agricoltori e le industrie di trasformazione.
Lascia un commento